lunedì 15 agosto 2011

Capo Nord: Tappa 11


6 Luglio 2011
Capo Nord (N) – Inari (F) 390 Km

Tappa 11
Inutile dirlo, questa mattina siamo un po’ tristi. La tensione di tutti questi giorni è scomparsa, l’adrenalina del viaggio a Capo Nord è calata improvvisamente. Nella giornata di ieri ho coronato un sogno, ho assistito a spettacoli meravigliosi e ho provato sensazioni fortissime e molto belle.
Oggi si volge la prua a Sud e inizia il lunghissimo viaggio di ritorno. Ieri abbiamo deciso di non andare a Nordkinn, ci vorrebbe troppo tempo. Roberto e marilena se ne torneranno per la Finlandia e le Repubbliche Baltiche. Io devo essere ad Amburgo il 13 quindi ho 7 giorni di viaggio, alla fine sono in anticipo di almeno un paio di giorni. Me la prenderò con calma scendendo per un pezzo di Finlandia e come da programma originario, per la Svezia.

Ci muoviamo con lentezza, il cielo è grigio piombo ma fortunatamente non piove. Caricando per l’ennesima volta le borse sulla moto mi lascio sfuggire ad alta voce una considerazione sul loro peso e sul carico massimo ammissibile… Roberto, serissimo, dice che lui cerca sempre di stare “almeno al doppio del carico massimo permesso”…. in effetti, se non al doppio sono almeno ad uno e mezzo ma devo dire che la F800R non ha mai dato segni di sofferenza. L’avantreno non ha mai dato segni di alleggerimento anche sulle veloci autostrade tegesche del primo giorno di viaggio, segno che l’accoppiata telaio-sospensioni è perfettamente equilibrata. D’altra parte due anni fa in Bretagna i bagagli erano più o meno gli stessi ma c’era anche Anto…
 
Per la prima volta partiamo in tarda mattinata diretti ad Inari in Finlandia, è una tappa non troppo lunga, circa 400 Km ma decidiamo di prendercela con grande calma, arriveremo fin dove ci andrà di guidare.
Ripercorriamo il Nordkapp Tunnel (pagando di nuovo) e il meraviglioso tratto di strada fino a Olderfjord. Il lungo e sgradevole tunnel dell’andata è parecchio trafficato, anche da Tir che obbligano alla sosta le auto che viaggiano in direzione opposta. Lo trovo ancora più sgradevole dell’andata.
L’ambiente è bellissimo nonostante il cielo sia coperto da fitte nubi molto minacciose.




Prima del NordKapp Tunnel
Lungo il fiordo prima di Olderfjord. Il tunnel di 3 km passa il grande promontorio roccioso in secondo piano
 
A Olderfjord guardo con un certo rimpianto la E6 che va verso Ovest e la tundra mentre continuiamo verso Sud. Pochi chilometri dopo il bivio l’ambiente muta drasticamente. La costa selvaggia si tramuta in un paesaggio collinare molto dolce con boschi e coltivazioni. La temperatura, anche se si mantiene fresca si alza. Lungo la parte teminale del fiordo e ancor più dopo Lakselv dove la strada entra decisamente all’interno in un paesaggio decisamente bucolico mi rendo conto che la “vera Norvegia”, quella delle emozioni forti, violente, quella che rimarrà per sempre nella mia mente è finita.
A Karasjok, a pochi chilometri dal confine con la Finlandia ci fermiamo per l’ultimo hot dog norvegese (incomparabilmente migliori di quelli che si trovano nelle stazioni di servizio Finlandesi e Svedesi… potrei scrivere un trattato sugli hot dog dell’Europa centro-settentrionale…). Già che ci sono finisco anche le ultime corone norvegesi con un pieno di carissima benzina a 98 ottani.
Lasciamo la E6 che a questo punto piega a Nord e prendiamo la 92. Al di la di un ponte, quasi senza accorgercene entriamo in Finlandia. 


Il fiume di confine




Barche di legno sulla riva del fiume
 
La 92 continua, monotona, sempre uguale.. una strada ondulata in mezzo alle betulle, quasi senza curve. Qualche renna, non troppe e in compenso tanti, ma tanti moscerini. Ad un tratto devo fermarmi perché non vedo più nulla. A parte la Danimarca fino ad ora gli insetti non mi hanno disturbato molto ma da ora in poi… per tutta la Finlandia e la Svezia il mio kit di pulizia della visiera (Moto-Mitt) entrerà in funzione più o meno ogni ora, a volte più spesso e non potendolo pulire a fondo al mio ritorno a Genova la visiera del casco era letteralmente “smerigliata”… altri 50 €….


La noiosa 92.... molto traffico anche qui.....
 
Procediamo pi veloci di quanto pensassimo, i limiti di velocità in Finlandia sono più alti e tendenzialmente sono rispettati meno che in Norvegia e Svezia, certo non è come viaggiare in Italia dove i limiti sono un optional… ma ci accorgiamo che viaggiare a 110 col limite di 90 è abbastanza comune. La vicinanza con il confine russo si fa sentire e le indicazioni in caratteri cirillici sono abbastanza frequenti. La 92 finisce sulla E75, una strada a scorrimento veloce a due o tre corsie che ci porterà ad Inari, una città abbastanza grande su un grandissimo lago (quasi quattro volte il Lago di Garda) molto bello e famoso luogo di vacanza.
Sulla E75 vedrò l’unica pattuglia di polizia di tutto il mio viaggio…. Intenti a montare una postazione autovelox mobile… per fortuna non era ancora attiva perché andavamo ben oltre il limite…

A Inari ci sistemiamo in quello che probabilmente è il più bel campeggio di tutto il viaggio. Immerso nel verde, con bungalow spaziosi e puliti…. Se solo ci fossero meno zanzare… Scarichiamo le moto e andiamo in un supermarket. Questa è l’ultima sera che passeremo assieme e ci festeggiamo con una scelta di birre, affettati, formaggi e un barbecue di salsicce varie (si.. anche di renna…) cotto su una griglia monouso con carbonella inclusa comprata al supermercato.

La hytte di Inari

Solito casino di borse ed attrezzatura, dentro e fuori

la motosalsiccia.....
 
Dopo cena, brindisi di buon augurio e passeggiata sul lago a guardare per l’ultima volta lo spettacolo meraviglioso del sole di mezzanotte…. Domani passeremo il Circolo Polare Artico e il sole scenderà sotto l’orizzonte.

Idrovolante al campeggio di Inari

Marilena in "volo notturno"

Sole di mezzanotte sul lago

Mezzanotte sul lago

Mezzanotte passata da pochi minuti... il sole risale





1 commento:

  1. Bellissimo ed emozionante resoconto! Complimenti anche per le foto :-)

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