lunedì 15 agosto 2011

Capo Nord: Tappa 9


4 Luglio 2011
Harstad (N) – Badderen (N) 450 km


Che meravigliosa dormita con le tende a prova di luce….
Abituarsi a questa luce continua non è facile. Ti sembra di essere sempre pieno di forza, salvo poi crollare di colpo. Ho notato che anche guidando a volte sento arrivare qualche botta di sonno, molto insidiosa perché in moto ci vuole un nulla per trovarsi stesi.
Scendo a colazione.. Pantagruelica… ma quanto diavolo mangiano i Norvegesi???
Mentre mi destreggio fra tre o quattro tipi diversi di pane, due o tre tipi di patè, salmone affumicato, uova, salsiccine e polpettine simil-ikea (quelle vere le mangerò in Svezia tra qualche giorno), formaggi ad alto contenuto di grassi e colesterolo e, per non farmi mancare nulla, un po’ di sana frutta fresca… scambio un po’ di SMS con Massimiliano per sentire come è andata. Mi risponde ancora con l’emozione del sole di mezzanotte: è arrivato con un tempo infame, nebbia, vento fortissimo e pioggia poi graduale miglioramento e splendido sole a mezzanotte. Riparte oggi per dirigersi verso Tromso. In un messaggio mi avverte che il meteo da condizioni buone oggi e domani mentre per dopodomani è previsto brutto tempo. Controllo le previsioni sull’N8 che confermano l’arrivo di una perturbazione per dopodomani. Anche Gianni (il “responsabile” del mio ritorno sulle due ruote) che ogni mattina mi invia per sms i bollettini meteo presi da diversi siti, mi conferma la perturbazione.
Ca@@o, il nostro piano di viaggio prevedeva una tappa tranquilla fino a Tromso, bella città universitaria, ultimo centro  di una certa importanza e pieno di vitalità prima del vuoto del Grande Nord, una ulteriore tappa per arrivare ad Alta e di lì Capo Nord, esattamente dopodomani….

Alle 9 arrivano Roberto e Marilena, li metto al corrente della situazione e di comune accordo decidiamo di saltare Tromso e di tirare il più possibile verso Alta e raggiungere Capo Nord domani. Le strade in questa zona sono lente, parecchie curve e saliscendi quindi sarà una tappa piuttosto dura, inoltre a quest’ora il “Nord” si sente e fa freddino.

Quindi modifichiamo il piano di viaggio: seguiremo la 83 fino a ricongiungerci alla E10 che sale dalle Lofoten ed entra nella Norvegia continentale su un ponte. Proseguiremo poi sulla E10 seguendo il lato Nord del fiordo di Narvik per poi ricongiungerci alla E6 (la Strada Artica) e tirare su dritti (si fa per dire) fino alla Rupe. Oggi cercheremo di spingerci più a Nord possibile (Faremo solo (?) 450 km…. ma percorrere queste strade senza fermarsi sarebbe un vero delitto…

Tappa 9
Partiamo abbastanza spediti e in breve siamo al fiordo, la strada corre alta sul mare con vista mozzafiato, montagne innevate e cielo azzurro. Tutto questo tratto di strada è pieno di punti storici e panoramici che ricordano la battaglia di Narvik della II Guerra Mondiale.

Sul Fiordo di Narvik



Il vento è forte ma con il procedere della giornata la temperatura è aumentata. Ad un punto di sosta particolarmente panoramico incontriamo una coppia di tedeschi su una Gold  Wing. Scambiamo quattro chiacchiere e mi raccontano che sono di ritorno da Capo Nord dove si sono fermati due giorni nel tentativo di raggiungerlo in moto senza riuscirci per il gran vento che rendeva inguidabile la loro moto….. azz bello andare in giro con una astronave a sei cilindri da 500 kg…. Sono saliti da Svezia e Finlandia trovando una quantità incredibile di “mosquitos” che disturbavano molto la guida. Andiamo bene…

Quando ci ricongiungiamo alla E10 il terreno si fa più montuoso, la strada corre all’interno ed è sempre bellissima; il traffico, al solito, molto scarso. Siamo proprio al centro della zona Sami e i negozietti di souvenir (in realtà le tende, identiche a quelle dei “Native Americans”, ovviamente) e i “Coffee Shop Sami” sono abbastanza frequenti (per gli standard Norvegesi, of course…..
Quando arrivamo sul Balsfjorden ci fermiamo per curiosare e dato che c’è un bel sole e che è mezzogiorno abbondante, Marilena si produce in una apprezzatissima pasta. 

La "Cuciniera"
Panorama a Pranzo

Panorama a Pranzo

Cuoca e Aiuto-Cuoco

BalsFjorden

Panorama a Pranzo

 Il Balsfjorden e le montagne che lo circondano

Per quanto riguarda i negozi… solite cose, gioielli etnici, maglioni, cappelli , pelli di renna ecc ecc ma soprattutto… LE SAMI !!!!!!!! che dire?... bellissime !! Specialmente le Sami-Norvegesi per l’incredibile contrasto che si crea quando due etnie così differenti si incontrano.
Non può dirsi lo stesso del caffè Sami, tenuto in caldo su un fuoco acceso al centro della tenda… un orrendo intruglio dal colore indefinibile e dall’inconfondibile sapore di cenere….
Comunque, tra una cosa e l’altra ci fermiamo quasi un’ora e mezza.

Negozio e Coffee-Shop Sami

Il focolare dove viene preparato e tenuto in caldo il caffè... caffè??????

L'interno della tenda Sami
La E10 segue lo Storfjorden sempre con un percorso bellissimo, è un po’ tardi e cerchiamo di andare spediti senza fermarci.
Questi fiordi ramificati sono una grande fregatura quando si ha fretta e rallentano notevolmente il percorso. Inoltre le alte montagne impediscono l’arrivo del sole e il freddo si fa sentire. Sul lato rivolto a Nord di un fiordo secondario, sempre in ombra e con parecchie gallerie umide scavate nella roccia inizio ad avere veramente freddo alle mani e accendo le manopole riscaldate. Quando la strada segue il lato rivolto a sud, molto più dolce, ritorna il sole ma siamo talmente intirizziti che ci fermiamo ad indossare qualcos’altro (sottocasco, sottoguanti pile pesante e sottotuta….). 

Fiordo secondario sullo Sorfjorden

Fiordo secondario sullo Sorfjorden

Fiordo secondario sullo Sorfjorden
Verso la fine del fiordo vediamo un campeggio, sembra niente male ma decidiamo di proseguire. A Sandbukt la strada riprende a salire, dobbiamo superare un piccolo passo di montagna in una località chiamata Mettevoll, non più di 4-500 metri di quota ma a questa latitudine è come trovarsi allo Stelvio… Di colpo ci troviamo su una landa spazzata dal vento che alza un fine pulviscolo di neve. La temperatura precipita attorno allo 0 e dalla leggera foschia che si è formata spuntano renne che corrono sui campi innevati.
Sotto di noi, vicinissimo si apre un ampio fiordo con isole in pieno sole.
Nessuno in giro. Completa solitudine.
Meraviglioso.
Anche se fa un freddo cane ci fermiamo a fotografare.
In lontananza vedo arrivare la moto di un biker solitario, il rumore è senza dubbio quello di un bicilindrico, si avvicina e riconosco la Versys e lui riconosce la F800R: è Massimiliano! Incredibile, dopo giorni di viaggio in direzioni opposte ritrovarsi qui, in un posto magico e bellissimo. Ci salutiamo calorosamente e gli presento Roberto e Marilena, e facciamo quattro chiacchiere scambiandoci opinioni e consigli… in un gelido vento sferzante. Dopo una mezz’ora ci salutiamo e ripartiamo, noi verso Nord e Massimiliano verso Tromso.

Vento, nebbia e neve sul passo a Mettevoll
 
Vento, nebbia e neve sul passo a Mettevoll


Roberto e marilena in versione pinguino

Roberto, Marilena e Massimiliano

Nuvole e gelo sul passo e sole sul mare

Sole e montagne innevate da Mettevoll

Iniziamo ad essere un po’ stanchi.
Appena iniziamo a scendere dal passo il clima cambia drasticamente e anche se continua a fare freddo non si gela più. Dopo pochi chilometri adocchiamo un campeggio solitario, assolato e praticamente vuoto in una splendida posizione sul mare. Sono passate da poco le 18 ed è ora di fermarsi.
Ci accoglie l’unica persona scorbutica che abbia incontrato in Norvegia, una signora di mezza età che in una vita precedente probabilmente era la sorella del sergente addestratore dei Marines di Full Metal Jacket….
Non ce ne curiamo. Per 450 NOK prendiamo una casetta così-così ma con una vista meravigliosa. Anche i servizi non sono il top.. anzi.. ma il posto è talmente bello che non ci lamentiamo troppo.

Vista dal campeggio

La mia "bambina" davanti la hytte



 Panorama dal campeggio



La solita folla...



Doccia bollente e poi Marilena prepara la cena (Grazie Mary).
Lo spaccio del campeggio non vende birre così ci consoliamo con l’ultima goccia di wisky rimasta nella bottiglia.
Foto “notturne” di rito poi sacco a pelo e nanna.
Oggi sono stanco e la luce non mi disturba il sonno.
Domani si va……


Si avvicina la mezzanotte

Mezzanotte, ora di andare a dormire





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